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Frasi dal La montagna incantata (Thomas Mann)

Le opinioni non possono sopravvivere se uno non ha occasione di combattere per esse.


Il sintomo morboso, disse, sarebbe attività amorosa camuffata e ogni malattia amore trasmutato.


Per rispetto alla bontà e all'amore l'uomo ha l'obbligo di non concedere alla morte il dominio sui propri pensieri.


Il tempo non è reale. Se ti sembra lungo, vuol dire che è lungo, se ti sembra breve, è breve, ma quanto sia lungo o breve in realtà, non lo sa nessuno.


Eh! Ingegnere! Aspetti! Che cosa fa! Ingegnere! Un po di ragione, sa! Ma è matto questo ragazzo!


La morte di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive.


Scrivere bene significa quasi pensare bene, e di qui ci vuole poco per arrivare ad agire bene. Ogni costumatezza, ogni perfezionamento morale proviene dallo spirito della letteratura.


La malignità è lo spirito della critica, e la critica è l'origine del progresso e della civiltà.


La tolleranza diventa il crimine, se viene applicata al male.


Vero è ciò che giova all'uomo. Esso riassume la natura, in tutta la natura egli solo è creato e la natura è creata soltanto per lui.


Cosi sono gli educatori. Concedono a se stessi le cose interessanti dicendosi "all'altezza" di esse; ai giovani invece le vietano, e pretendono che essi non se ne sentano "all'altezza".


L'apoliticità non esiste. Tutto è politica.


La ragione umana deve soltanto volere con più forza del destino, ed è il destino.


Il tempo raffredda, il tempo chiarifica; nessuno stato d'animo si può mantenere del tutto inalterato nello scorrere delle ore.


Ci sono tante diverse specie di stupidità, e il senno non ne è la peggiore.


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